“La cosa più folle era che era gratis. Cento per cento gratis. Non si doveva sborsare un soldo. Vi ho già detto che era gratis? Era un posto dove potevamo avere il nostro spazio senza bisogno di possedere niente. Entrare senza dover pagare l’ingresso. Accedere alle storie di altri senza dover svilire la nostra.
Era come un santuario, una pausa dal resto del mondo. Qui vigevano regole completamente diverse: rimborso garantito, nessun bisogno di scontrino, credito a vita. Guardati in giro, scegli tutte le storie che vuoi, prendile in prestito e provale: chiudi gli occhi e abbandonati, lascia perdere le origini, la lingua, l’orientamento sessuale, il tempo. L’unico limite al numero di storie è il budget dell’anno a venire per le biblioteche (che dovrebbe sempre sempre sempre essere aumentato).”
Jonas Hassen Khemiri, E’ la biblioteca il luogo più sacro (leggi tutto)