Stato

Il report finale di QDB

Il percorso Quando dico biblioteca ci ha accompagnato per un anno intero ed è un’emozione ripercorrerne tutte le tappe in un unico racconto.

È proprio quello che vi proponiamo di fare sfogliando il report del percorso, dove sono riunite tutte le informazioni che abbiamo raccolto, gli spunti, i suggerimenti, le idee di tante persone che non si sono tirate indietro di fronte alla domanda: “cosa intendo (e cosa vorrei nel futuro) quando dico biblioteca?”.

Il report non è una fine, ma piuttosto un nuovo inizio: la sintesi dei temi più importanti emersi dai tavoli e dalle discussioni e, per tutto il gruppo di lavoro, l’indicazione chiara della strada da prendere per proseguire questo cammino!

Alla prossima puntata! 🙂

Sfoglia il report a questo link

Pubblicità
Link

Alla Biennale di Venezia 2017, il film di Wiseman sulla Nypl

“La cultura è uno strumento dinamico. Evolve. Si adatta. Muove le persone, le cambia. E cambiando le singole persone, cambia l’intera società. Fare cultura oggi, mostra Wiseman, significa accrescere competenze, consapevolezza, coraggio. Significa attivare relazioni, ampliando l’accesso a categorie finora escluse dai consumi culturali. La cultura è strumento di emancipazione e di crescita individuale e collettiva. Per ottenere questi obiettivi, la solitudine dell’abitante della metropoli non basta. Non basta nemmeno l’autosufficienza narcisistica dell’internauta.

La biblioteca è lo spazio fisico – ma sono soprattutto le persone preparate, appassionate, curiose – in cui la cultura può accadere. Nelle biblioteche si combatte una grande guerra, che viene però vinta soprattutto grazie alle piccole battaglie, a una guerriglia costante, giorno per giorno, quartiere per quartiere. Libro dopo libro, pagina dopo pagina. E questa guerra si vince anche e prima di tutto fuori dai libri, ma a partire dai libri, là dove un tempo sembrava che ci fossero soltanto libri.”

Leggi l’articolo da Doppiozero

E per tirare le fila? Niente di meglio di un… world sangria!

Dopo questi lunghi mesi in cui ci siamo messi in ascolto dei punti di vista sulla biblioteca da parte di tante persone diverse (bibliotecari, utenti, associazioni e istituzioni, cittadini, esperti…), l’ultimo passo del nostro percorso è una “gestazione” interna di tutto il materiale raccolto.

Grazie al lavoro intenso e coinvolgente, abbiamo riportato in cooperativa tanti spunti, suggerimenti, idee, desideri e stiamo lavorando a una restituzione in grado non solo di raccontare quello che è stato il percorso Quando dico biblioteca, ma anche di portare proposte concrete su ciò che noi, nel nostro ruolo di impresa che gestisce servizi per e con le biblioteche, possiamo fare per rispondere alle sfide che le biblioteche sono chiamate ad affrontare.

E in che modo abbiamo deciso di tirare le fila? Ovviamente in modo partecipativo! … E con un po’ di allegria, che non guasta mai. L’assemblea annuale della cooperativa il 26 giugno è stata l’occasione per coinvolgere tutti i soci in questo lavoro di rilettura e riflessione per scrivere insieme le linee guida di “Quando EDA dice biblioteca”, con un world sangria (versione rivista e corretta del world cafè) in pieno clima estivo e conviviale che riassume tutta la nostra passione e il nostro ottimismo per il nostro lavoro!

Grazie alle persone che hanno dato vita a questa serata: a Maria che ci è stata (ancora!) vicina, alla squadra dei coordinatori/coordinatrici che si sono messi in gioco senza barriere: Valentina, Letizia, Costanza, Alessandro, Benedetta, a Aurora e Ana (autrici rispettivamente del comfort food e della sangria)!

Non un addio ma un arrivederci!

Abbiamo immaginato insieme le biblioteche di domani e ci sono piaciute.

Sabato 13 maggio al Nuovo Centro Rogers di Scandicci, responsabili di biblioteche, bibliotecari, utenti, amministratori e cittadini interessati al tema si sono ritrovati per l’ultimo evento pubblico di Quando dico biblioteca.

Spazi, politiche culturali e architettura dell’informazione: questi i temi chiave su cui si è articolato il confronto.
Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti dei tre Comuni che hanno patrocinato il progetto – Sandro Fallani, Sindaco di Scandicci; Irene Padovani, Assessore alla Cultura del Comune di  Calenzano e Tommaso Sacchi, responsabile della Segreteria Cultura del Comune di Firenze –  sono iniziati i lavori “a ritmo” di Crowdlab.

download
Prima la restituzione del lavoro svolto nei primi due capitoli del percorso: i risultati del questionario somministrato agli utenti delle tre biblioteche caso studio del progetto – La Biblioteca di Scandicci, biblioteca CiviCa di Calenzano, biblioteca delle Oblate di Firenze; le parole dalle interviste ai testimoni privilegiati e dai focus group con associazioni, categorie economiche e portatori di interesse e i temi discussi dai bibliotecari nell’Open Space Technology.

Poi il confronto tra gli ispiratori della giornata e i partecipanti. Ha aperto Raffaella Magnano, architetto specializzato in biblioteche e musei; poi Sergio Conti, esperto del settore beni culturali e biblioteche e ha concluso Andrea Zanni, presidente di Wikimedia Italia. Le loro analisi e le indicazioni su buone pratiche ed esperienze hanno stimolato il pubblico a formulare domande collettive per approfondire gli aspetti più rilevanti dei tre temi trattati.
Tra un countdown e l’altro, la mattinata si è sviluppata in un clima attento e denso di informazioni: i partecipanti, divisi in gruppi, a conclusione di ogni intervento si sono confrontati e hanno condiviso e formulato domande puntuali e stimolanti. Dal ruolo della biblioteca digitale senza confini alla partecipazione attiva nella creazione di contenuti; dall’utilizzo degli spazi attraverso l’educazione  alla creazione di condizioni affinché siano fruibili per tutti; dal ruolo della biblioteca inserita nella comunità locale con funzioni educative all’organizzazione degli spazi per favorire comunicazione e polifunzionalità.
Interventi e confronti che, da diverse prospettive, mettono in luce l’importanza del servizio pubblico offerto dalle biblioteche di pubblica lettura e le innumerevoli potenzialità attivabili dentro e tramite queste: un luogo da preservare come attore importante nella rete culturale e formativa per oggi e per domani e che pare proprio voler raccogliere la sfida di assumerne una centralità.

Qui potete sfogliare gli “atti” del Crowdlab.

Al termine della mattinata si è quindi chiuso il terzo e ultimo capitolo del percorso, che ha ha voluto rendere la discussione e il confronto quanto più possibile inclusivi e partecipati. Ma nel post scriptum di Francesca Caderni, presidente di EDA Servizi, si legge il desiderio e la volontà di un sequel…!

DSCF5833

Il piacere è tutto mio!

Presentazioni ufficiali dei tre esperti che parteciperanno al Crowdlab di sabato mattina

Come anticipato nel post precedente, ecco a voi i profili dei tre esperti che saranno presenti al Crowdlab di sabato 13 maggio e che ci ispireranno nella discussione su tre temi emersi come centrali dal percorso: gli spazi e la loro organizzazione, le politiche culturali, l’architettura dell’informazione.

raffaella magnanoOKNome: Raffaella Magnano
Professione
: Architetto
Da dove viene: Torino
Cosa porta:  la sua pluriennale esperienza all’interno dei musei, delle biblioteche e delle archivi piemontesi. Con lo studio professionale AreA – fondato a Torino nel 1995 con gli architetti Gazzera e Racca – si è occupata di progettazione architettonica e pianificazione territoriale, temi che sono stati al centro delle prime fasi del percorso Quando dico biblioteca”.

Per conoscerla meglio: la potete ascoltare in questa bella intervista

Andrea_Zanni

Nome:  Andrea Zanni
Professione:  Bibliotecario Digitale
Da dove viene: Modena
Cosa porta: la sua esperienza come Presidente di Wikimedia Italia, amministratore di Wikisource, bibliotecario digitale a OpenMLOL. Andrea Zanni lavora nell’ambito dell’Open Access per l’Università di Bologna. Chiama legittimamente tutto quello che fa “costruire accesso alla conoscenza”.
L’Open Access è l’inizio della nascita della “biblioteca digitale”, estende il mondo della ricerca al di là della comunità scientifica. Digitalizzare libri antichi, articoli in libero accesso che possono essere letti da chiunque, cataloghi digitalizzati, suggerimenti…

Per conoscerlo meglio: potete leggere questo interessante articolo

sergiocontiOK

Nome: Sergio Conti
Professione: Storico e biblioteconomo, è stato Direttore Settore Cultura, Beni Culturali e Università Provincia di Monza
Da dove viene: Monza
Cosa porta: con la sua esperienza in ambito di biblioteche e Sistema bibliotecario, Sergio Conti è stato protagonista della progettazione e gestione di un innovativo modello organizzativo dei servizi bibliotecari e dei servizi di secondo livello per le biblioteche.
Ha predisposto studi inerenti all’organizzazione bibliotecaria urbana, è stato direttore della Biblioteca Civica di Lissone (MI) e poi dirigente alla Cultura nello stesso comune e a Brugherio (MI).
Nel 2011 ha curato la nascita del Multiplo, Centro di Cultura del Comune di Cavriago.

Per conoscerlo meglio: qui alcune curiosità sulla nascita e progettazione del Multiplo: https://www.facebook.com/MultiploCavriago/videos/1525684364140893/)

Bene, e con questo speriamo di aver convinto anche i più indecisi!

Ci vediamo Sabato mattina alle 9.00 al Nuovo Centro Rogers di Scandicci.

Crowdlab: non è un convegno, non è un workshop… ma allora che cos’è? Esperti e buone pratiche a disposizione per un lavoro condiviso

crowd8

Eccoci arrivati all’ultimo capitolo di Quando dico biblioteca!

Un percorso, iniziato lo scorso Dicembre, che è stato a tutti gli effetti un viaggio che ci ha portati a esplorare la biblioteca CiviCa di Calenzano, la biblioteca comunale di Scandicci, le Oblate di Firenze e di incontrare e coinvolgere chi nelle biblioteche lavora e chi ci “vive”.

In questi mesi, abbiamo iniziato intervistando i responsabili delle tre biblioteche, ci siamo confrontati con loro sulle questioni del presente per riflettere sulle prospettive future; abbiamo conosciuto e ascoltato i referenti delle associazioni che collaborano attivamente con le biblioteche; abbiamo poi coinvolto attraverso i focus group i diversi portatori di interesse (case editrici, associazioni rilevanti sul territorio, pubbliche assistenze, rappresentanti del mondo scolastico e universitario, librerie) che hanno contribuito ad arricchire il quadro informativo e il confronto. Abbiamo  infine distribuito un  questionario sulla percezione e la soddisfazione degli utenti, raccogliendo nelle tre biblioteche più di 700 risposte.

Siamo giunti quindi al terzo capitolo del progetto: il Crowdlab.
Sabato 13 maggio dalle 9.00 alle 13.00 presso l’Auditorium Nuovo Centro Rogers di Scandicci si svolgerà l’evento finale, aperto a tutti, durante il quale avremo modo di confrontarci, a partire da quanto emerso fino ad adesso dal percorso, e costruire insieme gli esiti della partecipazione.
Il Crowdlab è un metodo appositamente “brevettato” da Sociolab per rivoluzionare l’assetto di un convegno tradizionale e integrare in una dinamica fluida e interattiva il momento di ispirazione fornito da esperti di calibro nazionale, che il momento di coinvolgimento attivo dei partecipanti.
I tre esperti che abbiamo invitato (e che vi presenteremo a breve!) offriranno una prospettiva di alto profilo sui tre argomenti emersi con maggior forza dal percorso: gli spazi e la loro organizzazione, le politiche culturali, l’architettura dell’informazione. Ogni intervento ispiratore sarà seguito da un momento di confronto tra i partecipanti che, divisi in piccoli gruppi, potranno formulare domande condivise da sottoporre in un secondo round al relatore.

Una serie di sessioni di presentazione, discussione, domande e risposte – scandite da tempi certi grazie ai facilitatori presenti in sala –   per conoscere buone pratiche, contaminarsi  e disegnare insieme proposte sul futuro delle biblioteche di pubblica lettura.

… La partecipazione è libera, gratuita e fortemente consigliata! Basta iscriversi a questo link: https://www.eventbrite.it/e/registrazione-immaginare-biblioteche-33846459672

Vi aspettiamo, dunque,  per immaginare insieme la biblioteca di domani come spazio aperto di cultura e animazione, come luogo di coesione sociale!

A breve presenteremo i relatori del  Crowdlab, continuate a seguirci!

Link

Una biblioteca che sta in un cassetto

Portare centinaia o migliaia di libri nei paesi in via di sviluppo può essere difficoltoso sia da un punto di vista logistico che economico.
La logistica per la costruzione di una biblioteca cartacea prevede una moltitudine di vincoli che spesso sono insormontabili per piccole realtà con un budget limitato.

Realizzare invece una biblioteca elettronica richiede uno sforzo strutturale ed economico molto contenuto. Il materiale necessario è un pc, un numero a scelta di e-reader e un responsabile adeguatamente formato per gestire il sistema e il prestito.

leggi tutto

scopri di più su Libraryeverywhere

Video

La nuova Biblioteca 0-18 di Cuneo

La Biblioteca 0-18 di Cuneo è un bell’esempio dell’incontro tra progetto e comunità!

L’architetto che ha pensato i suoi spazi, Raffaella Magnano, sarà presente al nostro Crowdlab del prossimo 13 maggio, per ispirare i partecipanti con un intervento sul tema degli “spazi, come risposta alle esigenze degli utenti e del servizio”.

La nuova Biblioteca 0-18 è stata inaugurata con una staffetta di libri lunga mezzo chilometro!

Vedi il video