Domenica 26 Febbraio il percorso “Quando dico biblioteca” ha visto il suo primo momento partecipato: oltre 85 addetti ai lavori (bibliotecari, responsabili dei servizi, professionisti del settore) per un’intera giornata hanno preso parte ad un Open Space Technology per rispondere insieme alla domanda: “A cosa pensi quando immagini la biblioteca di domani?” e raccogliere proposte sul futuro.
Nella cornice di BUH Circolo Culturale Urbano, nel corso della mattinata i partecipanti si sono confrontati in plenaria nel mercato delle idee, disegnando insieme l’agenda dei lavori e condividendo la scelta dei gruppi di discussione; nel pomeriggio, in due sessioni hanno animato la discussione nei gruppi di lavoro tematici.
L’imprescindibilità del servizio pubblico indipendentemente dalla natura della gestione; necessità di consolidare ed estendere una rete tra biblioteche, in termini di servizi e di personale; la centralità del dialogo con la comunità locale e con le realtà culturali, economiche e sociali attive a livello; il ruolo sociale del servizio e il coinvolgimento con altre professionalità; il miglioramento della comunicazione del marketing; l’ascolto e il la promozione della lettura e la collaborazione con le scuole come attività chiave; la formazione del personale; la valorizzazione del ruolo attivo dell’utente; il valore degli spazi e delle strumentazioni: questi alcuni dei temi emersi, sviluppati nel confronto e restituiti nell’instant report della discussione.
Una giornata intensa, positiva e ricca di elementi di analisi e di proposte concrete sulle potenzialità e le opportunità reali delle biblioteche di pubblica lettura per la comunità e per il territorio (vedi gallery fotografica).
Il contributo di professionisti del settore, persone appassionate e competenti: la prima risorsa per costruire una visione condivisa e per affrontare al meglio il cambiamento; un passo importante per fare rete, acquisire consapevolezza e individuare i focus della discussione per l’appuntamento di sabato 13 maggio, all’auditorium Centro Rogers di Scandicci, quando il percorso si aprirà alla cittadinanza, agli amministratori e a tutti i portatori di interesse.